In medio a violini e sassofoni io
porgo la mano a colui sì capace
di sfidarmi in un ballo per il mio
divertimento. Dolce amara audace
Nevoso passo lieve alle esili
Alme imprime terrore epilogo orrido,
Ronca ho nero manto di mani agili
Per spezzare legami cari e sordidi
Agli invitati della festa senza
Lunga durata forse divertente,
Noiosa. Giammai inedia sarà certa
A me perché io muovo, dopo che sondo
I sani, tutti i traballini spenti
Passati già a giudizio della sorte.
Mareno Moretti.
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