Odore di vita di Carmelo Cossa Video poesia di Massimo Rotundo
Odore di vita
È ancora l’odore della vita a darmi forza
come il profumo di chi un giorno amavo,
ma ora, nei miei giorni tristi,
e solo con i miei pensieri,
è la voce che ho dentro a dirmi:
dai, vai avanti, vola in alto e vivi ancora.
Scrivi la vita, offri una poesia,
tuffati nell’immensità della natura
e vivila finché sei vivo, senza aver paura.
Ora ascolto la mia voce,
riprendo la parola dei ricordi e dico:
Già da adolescente volevo scrivere poesie
ma non avevo tempo per vivere quel sogno;
mi aspettava la campagna, il lavoro e i miei doveri;
ma leggevo i grandi e, pascolando il gregge,
miravo la natura e registravo versi nei pensieri.
Ma oggi la mia voce dentro mi risponde:
Era questo il tuo senso per dare vita ai giorni,
parole ai versi e sentimenti agli attimi di vita.
Oggi scrivo ancora come allora
e metto i versi sulla carta perché
solo essere chi sono (e chi siamo)
abbatte i limiti della paura di soccombere,
a chi non sa come andare oltre l’apparenza.
Ma oggi sarò io, e non la voce, a urlare
ciò che penso per dire a chi mi ascolta:
Guardiamo dentro l’esistenza e amiamo
la vita che ci regalerà la gioia per viverla.
Tutti l’abbiamo nell’anima che chiama
e ognuno ha una gioia per cui vivere,
un amore da amare, una canzone da ascoltare,
un’altra da scrivere e una da cantare.
E così, mentre la terra nutre la natura,
pensiamo a vivere la vita che ci nutre e,
amando, cantando e rispettando l’amore,
amiamoci anche noi perché sarà con noi
che vivremo, abbracciando e attraversando,
le bellezze del miracolo che chiamiamo vita.
Amore Amaro
Trailer di presentazione del mio romanzo "Amore Amaro"
A te Vita
A te, vita
In questi giorni vivo un dramma
d’amore già vissuto ieri,
ma t’amerò dall’alba fino a sera
per ogni giorno e altre notti vere.
Oggi è un altro giorno
rivivo il tuo ricordo,
assaporo il tuo calore,
t’abbraccio per sentire il cuore
e t’amo, amore della vita mia.
Potrei morire per il dolore
di quando ti vedevo andare
o per lo strazio di sapere dove,
poi però ti sogno e canto ancora.
Canto la vita vivendola per te
finché son vivo e,
con la speranza di poter cambiare,
ho la certezza di ricominciare.
Io voglio ancora vivere per te
che sei l’immenso e ti prego
di restarmi accanto a far battere
i cuori come il giorno che fioristi
e, insieme, ci donammo il mondo.
Da quel giorno sarai per me:
la mia canzone da cantare
il sogno da sognare insieme
la danza che io e te saremo
l’amore che siamo sempre stati
e l’esistenza da vivere io e te
finché non diverremo noi
per vivere il sogno della vita che,
tante volte abbiamo fatto insieme.
La nostra verità di Carmelo Cossa
La nostra verità
Ho scalato il mondo per vivere di te
e in ogni attimo t’ho regalato amore
ma da quando gli attimi son vuoti,
li colmo coi ricordi del tuo immenso.
È stato dolce il viaggio fatto insieme e,
degl’istanti sognati e poi da noi vissuti,
assaporo ancora il dono del tuo cuore
perché un amore così forte è un sogno.
So che la nostra storia è stata a rischio
per la presenza e gli scorni di qualcuno,
ma il nostro amore è vivo e lo sarà in eterno
perché c’amiamo più dell’esistenza.
Con te ho vissuto ore conquistate a morsi
sfamando il cuore con briciole di tempo
che ho amato quando tu potevi ed era lì,
a dirci in ogni istante: questo è amore vero.
Ma il dramma imposto dalla malattia
e da chi crede che la verità sia quella sua,
non ce l’han fatta a sbriciolare l’amore,
ma ad allontanarci e poi morire dentro, sì.
Ma ora che non ti vedo più, ti sogno
ora che non ti bacio più, ti voglio
ora che non ti odio più, ma mai lo feci,
vorrei amarti, viverti e sognar con te.
Voglio serbar la verità che siamo stati
costruire con te quella che io e te saremo
affinché diventi il “noi” che sogniamo
perché sognare si può e non è peccato!
La vita che sognavi di Carmelo Cossa
La vita che sognavi
Ti baciai di sera, giovane e monella
e m’innamorai, amando la tua stella
dipinsi poi i tuoi giorni che adoravo
e nelle mie notti insonni ti sognavo
mentre tu guardavi e forse ti chiedevi
cosa aspettasse l’uomo in cui credevi.
Ma tu non eri pronta al grande passo
ed io non volevo far con te uno spasso
bramavo solo dedicarti giorni e anni
e, senza mai pensar di far danni,
ti regalai il mondo con il cuore
per farti vivere una vita di colori…
Ma con la fretta di rincorrere il futuro
e di voler volare prima di sapere
piantasti amaro e strazio nella vita mia
e, senza badare al gesto della tua follia,
t’incamminasti in cerca di un calore
che corrose noi e la storia dell’amore.
Ti lasciai andare perché tu volevi
percorrere un sentiero che sognavi
scalai il mondo per poterti trattenere
ma ci ritrovammo preda di un arciere
che uccise il nostro sogno dell’amore
lanciando frecce per ferire il cuore.
Ora prova tu a dipingere i tuoi giorni
ma, dopo aver disfatto amore e sogni,
ti rimane solo la vita da guardare
e l’illusione di saper cambiare.
Io ti perdono come ho sempre fatto
perché t’amo ancora come fossi matto.
E ora che ho pagato il pegno della vita
carezzò l’anima e il cuore con le dita
lascio andare il pianto e il mio dolore
e, senza assaporar mai più l’amore,
amerò chi sono e la mia forza di cambiare
anche se non saprò mai più ricominciare.
Scrivo ancora
Scrivo ancora
Oggi scrivo per te!
Scrivo per te che non sai
per te che non sei
per te che non ci sei
per te che c’eri!
Ma c’eri?
Ci sei mai stata?
Sì, ci sei stata un tempo
Eccome se ci sei stata
ti ho vissuta, vita mia
Poi non so più!
Ma io ci sono,
ti penso
mi manchi
e scrivo ancora:
la musica nella mia testa
la bellezza di un paradiso
il radioso tuo sorriso
la mia malinconia
la luce del tuo sole
quella dei tuoi occhi,
il buio dei miei…
E poi? Non so!
Oggi la mia voce urla
il mio cuore piange
e il pianto scende.
Sì, scende sulle labbra
come fosse un canto.
Il canto della mia follia.
E allora canto
come fossi folle:
È l’ora di…
E alla fine,
dopo aver cantato
e dopo averti dato
e perso tutto?
Il cuore urla ancora,
ma alla fine, stanco,
si acquieta
e ci crede ancora.
La vita, di Carmelo Cossa Videopoesia di Massimo Rotundo, Voce di Nino Castorina
Una poesia scritta in un momento particolare della mia vita.
La vita
Mi sento condannato dalla modernità che m’ha illuso,
tradito e poi gettato in un deserto a inaridire.
Ma forgiato dagli anni e deluso dai valori inesistenti
esco dalla mischia e m’allontano per non soffrire più.
So che il tempo fugge e forse lo farai anche tu,
ma non reggo più il dolore dell’amore,
né l’ironia di chi ignora la mia voglia di volare ancora,
bramando solo promesse che non so se potrò mantenere.
Vorrei vivere la notte fra le braccia tue, donna mia,
e non vivere di notte come i figli del progresso
nascosti in un mondo che racconta solo le sue verità.
Ma tu ricorda, amore; la verità si mostra con i fatti,
non serve ostentarla con inutili parole.
Vorrei che tu vivessi l’esistenza con il cuore
abbracciata a chi vuole la tua gioia; ma tu,
confusa da chi ignora i valori della vita,
abbandoni il sentiero che porta alla meta
dove potremmo vivere davvero, e ti allontani.
Chiediti perché lo stai facendo o per chi ti stai punendo
vivendo la vita per chi non ti lascerà mai niente!
Vorrei vivere con te finché son vivo,
ma non posso trascinarti nelle mie notti insonni
e nell'epilessia che, forse, non finiranno mai.
Seguiterò a pensare a te che sei l’immenso e,
straziando il cuore che ti sente avvinta ad altri affetti,
continuerò a sognare l’infinito dono dell’amore
anche se forse non lo assaporerò mai più.
Dove sei di Carmelo Cossa Video poesia Massimo Rotundo
Dove sei?
Eri con me:
la nostra prima mattina sul treno
il nostro primo giorno di viaggio
la nostra prima serata di festa
e la nostra prima notte d’amore.
Sei ancora con me:
quando penso al tuo volto e mi strazio
quando invoco il tuo amore nel buio
quando sento la pioggia negli occhi
e una spada infilata nel cuore.
Eri con me:
quando le braccia avvolgevano i corpi
quando le mani carezzavano i volti
quando gli occhi urlavano amore
e le bocche bevevano baci.
Sei ancora con me:
quando penso di scriverti e piango
quando provo a chiamarti e mi pento
quando un nodo mi chiude la gola
e il respiro si blocca nel cuore.
Eri con me:
quando i baci sfioravano l’anima
quando i corpi chiedevano amore
quando i gemiti scaldavano il cuore
e l’immenso accadeva per noi.
Sei ancora con me:
nei pensieri che mi tengono sveglio
nel desiderio di poterti abbracciare
nel dormire con me insieme ai sogni
e aspettare l’aurora,
l’aurora che parla d’amore.
Scrittori in Onda Vinovo Carmelo Cossa 05 12 2017 GRP Televisione
Presentazione di "Crinali di esistenza" nella splendida cornice del Castello della Rovere di Vinovo (TO)
Poesia
Poesia
Non chiedermi perché ti scrivo, poesia,
potrei risponderti che lo fa la mia follia.
Sì poesia, forse son folle e non son io,
è la vita che assolvendo la mia pazzia
mi regala i versi racchiusi in uno spazio
dove tutto è vero e, le parole, nelle notti insonni,
fluiscono come un fiume dal cuore di chi ama
l’amore, l’arte e la natura.
Ho la certezza che la vita nasce già poesia
e non m’importa se qualcuno crede
che possa essere follia.
Io t’amo poesia, ti adoro, ti voglio,
ti prendo per un verso, poi ti studio,
ti rivolto, ti scrivo, ti abbraccio e ti faccio mia
senza darti il tempo di pensare.
Amo ogni poema, ne canto le parole
imprigionate da qualche parte in gola
e scrivo l’amore che palpita nel cuore.
Ti adoro con la tua veste addosso, poesia,
per me sei pura e non sarai mai nuda!
Ti voglio pulita come uno sguardo senza trucco,
t’amo anche stropicciata, ma vestita d’amore
e abbracciata al germoglio di un verso appena nato,
ma vero come il sole, profondo quanto il mare,
azzurro come il cielo e immenso quanto l’amore.
L’amore che mi lega alla vita e a te… poesia.
Gli occhi tuoi
Gli occhi tuoi
Mai farò brillar di pianto gli occhi tuoi
amor della mia vita,
non temere e ascolta cosa dice il cuore.
Se tu non temessi la notte
che ruba il giorno e scende a farci compagnia,
ci regalerebbe una magia.
Assapora il gusto dell’incanto che ci avvolge,
ascolta ciò che ti detta l’anima,
pensa a cosa ti propone il cuore
chiedi alla mente che non sa mentire
e scoprirai che:
serena è la montagna illuminata dalla luna
e serena saresti tu se non tremassi
per l’amore che ti fa paura.
Ma non temere, non tremare,
e guarda la luce argentea fra i monti
che carezza le fronde al vento,
e scaccia l’oscurità snebbiata
che ti rimane accanto.
Schernisci la tua paura d’esser donna,
abbandona il pensiero che ti procura affanno
e abbraccia l’amor che vuole essere vissuto;
solo così potremmo ascoltare quel canto che,
se invece di assaporarlo rinunciassimo a viverlo,
aprirebbe una piaga in mezzo al petto.
Mille strade di Carmelo Cossa Video poesia Massimo Rotundo
Mille strade
Ho percorso mille strade della vita
cercando la luce da guardare,
ho attraversato crinali d’esistenza
in cerca del tuo amore da abbracciare,
ho scalato i monti per avvicinar le stelle
e ammirare i tuoi occhi in cui annegare.
Ma ora che l’astro ha illuminato il cielo
e non scorgo più la stella che volevo,
a bordo di un convoglio di tristezza
miro la strada per non smarrir la meta.
Non vedo più la stella che guidava i passi
ma credo che sia lì, a volare in mezzo al cielo.
E ora che senza stella non trovo più la strada
guardo l’albero che lascia andar le foglie
ma tiene le radici per nutrirsi ancora.
Mi nutro anch’io di te che sei volata in cielo e
con la speranza di rivederti in sogno,
ti abbraccio, stella che mi donasti il mondo.
Era estate, Mamma, lo ricordo ancora!
E anche se le mie notti saranno senza stelle
il ricordo del tuo amore che mi ha dato vita
vivrà per sempre al centro del mio cuore.
Pagherò
Pagherò per l’ansia che divora i sogni
e accetterò i soprusi del mondo alla deriva
ma volando nel vento insieme al sole
difenderò i valori a costo della vita.
Anche se oppresso da un mondo dissestato
non smentirò me stesso e ciò che amo
ma vivrò la vita divenendone l’attore.
Non giudicherò chi cerca di apparire
e non baderò ai finti “salvatori”
di un mondo che, forse, non esiste più.
Non accuserò mai più chi stupra la natura,
chi semina terrore dentro i cuori
e nemmeno chi parla per sentito dire,
perché da oggi: non baderò più agli stolti,
non farò più caso al potere dell’incuria,
non crederò mai più all'illusione
e le mie mani non carezzeranno più
lo schermo di un ninnolo banale,
ma solo chi ama e vuole ancora bene.
Aiuterò gli altri come ho sempre fatto
senza dimenticar me stesso
perché nulla vale quanto questa vita!
La vita che vivrò amando l’amore
e la natura prima che tutto si disgreghi.
Non rinuncerò agli amori che ho nel cuore,
dirò loro t’amo in ogni aurora e,
nutrendo l’anima e il cuore con il credo,
lo ripeterò ogni sera e, a costo di pagare,
amerò tutti con lo stesso amore.
Il mondo di Carmelo Cossa Video poesia Massimo Rotundo
Il mondo
Dopo aver rischiato di morire e non so più chi sono
me ne vado in giro per il mondo in cerca di me stesso,
poi mi siedo a terra e prego implorando i pensieri
affinché mi dicano chi ha coniato questa frase:
“Tu raccogli ciò che hai seminato”!
Ma è giusta? Forse lo è stata, ma ora non ci credo!
Io cerco solo ciò che una volta ero,
ma mi ritrovo a prender schiaffi che non ho mai dato
a ripararmi dal vento che non ho mai seminato
e a schivare tempeste che non ho mai voluto.
E mi ritrovo i ladri in casa senza aver mai rubato,
sono senza soldi per averli regalati
e senza amore per averlo donato…
Ora scrivo tutto per non dimenticare, mai!
Urlo parole che nessuno ascolta,
scorgo ciò che altri non riescono a vedere
e mi chiedo perché io sia sfinito in strada.
Non ho più la forza di chiedere che male ho fatto,
mi sento circondato, messo alle corde e forse
condannato da eventi che non sono miei!
Lo so che in tutto esiste un po’ di verità e,
prima che la vita mi colpisca ancora,
getto la spugna ma non mi arrendo.
Me ne vado in giro per il mondo e,
ripensando a quella frase, semino!
Sì, semino fiori che profumeranno l’aria
grano con cui farò il pane
e preghiere con cui chiederò perdono.
Pianto ulivi in segno pace e
spargo briciole d’amore con la speranza
che qualcuno le raccolga e le ami
senza farle andare in giro per il mondo.
"A te dolce creatura" dedicata alla voce di Clara Russo
A te dolce creatura
Prego te che osanni la nobile accezione dei versi
di chi crea emozioni e le custodisce in poesia,
di continuare ancora, perché dove c’è poesia
ci sono cuori che vibrano per farci abbracciare
e vivere l’amore che vuole essere vissuto,
perché amare si può, e non è peccato.
I fremiti dei tuoi gorgheggi annunciano
parole musicate da un canto glorioso
di cui ne ascolto la bellezza che risuona
in uno sconfinato infinito.
L’emozione che germoglia da un sussurro divino
prende corpo e ascolto il concerto di parole che
trasforma la musica dei versi in un canto.
L’amorevole riverbero dei versi e
del cielo tinto d’azzurro regalano pace,
serenità e amore che brillano come stelle
nella loro primordiale purezza.
La voce di colei che regala versi destinati al cuore
risuona d’immenso nella mente che non sa mentire!
È una voce unica! Una melodia che riempie,
un richiamo che nasce nell’anima e,
nutrendosi della sua stessa forza,
sfocia in fondo al cuore divenendo amore.
Amore per un richiamo che regala poesia,
per un’eco che dà voce al cuore di chi ascolta
il canto dei versi che fanno sognare.
E sarà ascoltando questa voce
che sogneremo l’amore di un verso e lo vivremo!
Cantiamo insieme la poesia e sogniamo…
Perché sognare si può, e non è peccato.
Carmelo Cossa
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