Nostalgia
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musiche da : Pixabay
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voce narrante di Rodolfo Vettor
videopoesia di Giovanni Nufrio
tutti i diritti riservati dei legittimi proprietari
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NOSTALGIA
Davanti a quella ch'era la mia casa
fra l'erba incolta, i rovi e le rovine
spunta un fiore rosso come a dirmi:
la tua casa è ancora qui.
Il vocio di un ricordo che raffiora
nutre la mestizia del mio cuore,
mi esorta a fare il primo il passo
e la mano sfiora la porta semichiusa.
Il cigolio dell'uscio frena l'urlo
della tremante voce che si blocca,
e si ferma da qualche parte in gola.
Apri quella porta dice il cuore,
l'anima mi spinge ad avanzare
e ordina alla mente di entrare!
Fermo rimane il cumulo del tempo
appeso ai muri, come muffa sul tavolo
e sul resto che dei mobili è rimasto.
Il brivido e il pianto nato dai ricordi
di un passato che non passa
mostra il presente che vorrei capire
e vado alla finestra sul retro della casa.
Fra il melograno secco di vecchiaia
e l'oleandro lilla in piena fioritura
c'è ancora il vecchio filo teso
ma non vedo come nei ricordi
i panni rappezzati e stesi ad asciugare.
Ritorno sui miei passi a labbra chiuse
lascio aperta la porta della casa
guardo il sole nel vespro che scolora,
e resto lì, ad asciugar le lacrime sul viso
e assaporare pianto, ricordi e nostalgia
del mio passato che non passa,
ma sono certo che un giorno
mi toccherà farlo passare.
Carmelo Cossa
Ascolta, se puoi
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Musiche e voce realizzate da Diego De Nadai
1)Sad Orchestral Film Score Cinematic Scene Background Royalty Free Music
1) Vide Cor Meum-Hannibal Soundtrack- Hans Zimmer
Video poedia di Giovanni Nufrio
Tutti i diritti riservati dei legittimi proprietari
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Ascolta, se puoi
Non riesco ad ascoltare l’eco delle bombe,
il rombo dei cannoni, i boati delle mine
e le urla disperate dei corpi straziati.
Non posso guardare il fumo e ciò che brucia,
gli alberi anneriti e le case demolite.
Non voglio ascoltare chi mi dice corri
fra il rumore degli ordigni e le rovine,
ma ripararmi in un’inviolabile dimora
per ascoltare cosa dice il vento.
Vivrò ancora nel calore del sole e,
in attesa di un’alba vera e viva,
consolo il pianto di chi racconta:
di uomini piegati dalla guerra,
di donne violate dai guerrieri
del rombo cupo di mitraglie
e di bambini strappati dalle braccia
e dal cuore di mamme disperate.
Giuro che quando la guerra sarà sazia
e il rumore concederà una tregua,
non penserò più alle case sventrate
alle terre avvampate e alla gente sventurata.
Non guarderò le rose in mezzo al fango
e non penserò ai lampi dei missili nel cielo,
ma afferrerò la mano di un bambino
che ha perso l’amore, la mamma e la sua casa,
e lo porterò con me, in una terra nuova!
Lo aiuterò a pulirla dalla polvere da sparo
e insieme, straziati dall’amore ormai perduto,
c’incammineremo nel rumore del silenzio e,
nel dolore di un passato che non passa,
pianteremo fiori che profumeranno l’aria
semineremo grano con cui faremo il pane
e urleremo agli invasori di pregare con noi
per chiedere perdono a Dio, alle donne,
ai bambini, e agli amori che non ci sono più!
Ci mancheranno gli amori trucidati dalla guerra,
ma rinasceranno ancora per amare, per sognare,
e per vivere la vita senza aver paura!
Carmelo Cossa
Trailer di "non mi dimentico mai di chiamarti Amore"
Una silloge che parla e vive d'amore. Ecco la prefazione:
Prefazione
Non c è cosa più complicata che scrivere una prefazione di un
libro che parla d’ amore. Credo che non scendere nella banalità
sia un’ardua impresa. Allora rileggendo le poesie di Carmelo
provo ad assimilarle in un’altra versione: l’assenza.
Penso che una delle forme del pensiero affettivo sia spesso
generato dall’assenza.
E questa emozione nel pensiero “Cossiano” (licenziatemi il
termine), è il cardine delle sue poesie. Non mi dimentico mai
di chiamarti amore, è riferito all’amore in sé, rappresentato
dalla vita e dalle persone che ci circondano, indipendentemente
dalla loro presenza fisica. La presenza/assenza è ininfluente
sull’amore, perché per amare non c’è bisogno di un oggetto
o di una persona. Non esistono scopi o secondi fini, esistono
emozioni pure che recano gioie e dolori, appunto presenze
o assenze. Questo libro è un viaggio, per sé stessi, uno stato
d’animo nostro che si integra o immedesima con l’autore. Non
si può leggerlo tutto in una volta, ma ogni volta che si ha bisogno
di 5 minuti di tempo per colmare un vuoto, o per smaltire un
esubero.
Per il resto basta riflettere nella nostra giornata un minuto,
e accorgersi che in ogni attimo in cui il nostro cuore batte,
c’è sempre qualcosa o qualcuno per cui vale la pena, non
dimenticarsi di chiamarlo amore.
Piacenza 14 Settembre, 2023 Fabrizio Filios
Terra nostra
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testo di: Carmelo Cossa
voce narrante di: Rodolfo Vettor
videopoesia di: Giovanni Nufrio
colonna sonora di : Vincenzo Loglisci
brano: Dentro il silenzio
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TERRA NOSTRA
Correvamo con il vento nei capelli
e i piedi scalzi per coltivare i campi
a mani nude.
Bevevamo l'acqua che al ciel pioveva
e dalle tue viscere sorgeva a dissetarci,
terra mia.
Ruoti intorno al sole e ci dai vita,
ci regali l'aurora per vivere il giorno
la natura per respirare aria pura
e la notte per amare l'amore
e sognare l'immenso col cuore a mille
come te che giri e non ti stanchi mai.
Nessuno sa della forza che ti fa girare,
ma ognuno sa che va senza energia,
che non inquina e che non distrugge,
ma nessuno vede che l'umanità ti uccide!
Abbiamo studiato e inventato tutto,
ma come salvare la terra e la vita, no!
L'umanità dopo averti violentata e demolita
ha coniato l'indicibile frase:
''Nella vita raccogli ciò che hai seminato''!
Ma non è giusta! La terra semina amore
che non raccoglie più, ed è stanca che come me
che scrivo per non dimenticare
e te che leggi per riuscire un giorno a ricordare.
Urlo parole che nessuno ascolta
non ho più forza di chiedere che male ho fatto,
ma non mi arrendo, e scrivo ancora !
E ripensando a quella frase a cui non credo,
prego tutti di seminare fiori per profumare l'aria,
grano con cui faremo il pane per sfamare i popoli
e alla nostra terra che, anche se la violentiamo,
ci ama, ci sfama, e ci vuole ancora bene.
Carmelo Cossa
Sognare ancora Carmelo Cossa
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musiche da: You Tube Audio Library
testo di: Carmelo Cossa
voce di: Laura Calza
video poesia di: Giovanni Nufrio
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Sognare ancora
Eri il mio credo, ti ho dato tutto
ero il tuo bisogno, ti ho dato il mio
sei stata il mio sogno, il mio amore,
il mio pianto nelle notti che non c'eri
e il mio strazio quando te ne andavi.
Con te il mio cuore abbatteva i limiti
della follia per raggiungere l'immenso
in cui credeva.
Eri la storia che amavo, che scrivevo,
che volevo e che sognavo.
Ti ho dato tutto, hai fatto ciò che volevi
ti ho dato il permesso di ferirmi,
ho vissuto con te, ho sognato con te,
ti ho dato tutto, e il potere di tradirmi,
ti ho dato il bene, e il potere di umiliarmi,
ti ho dato me stesso, e ciò che sono stato.
Ti ho dato e ti ho concesso tutto
ma il permesso di uccidermi no,
non voglio e non posso dartelo.
Non ti ho mai detto t'amo da morire,
ma ti ho sempre amata per vivere
e ti nego il permesso di uccidermi
perché voglio vivere e sognare ancora.
Carmelo Cossa
La prima volta poesia di Carmelo Cossa letta da Elena Adamo
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testo di Carmelo Cossa
voce narrante di: Elena Adamo
video poesia di: Giovanni Nufrio
Last Kiss Goodnight di Kevin MacLeod è un brano concesso in uso tramite
licenza Creative Commons Attribution 4.0.
https://creativecommons.org/licenses/...
Fonte: http://incompetech.com/music/royalty-...
isrc=USUAN1100611
Artista: http://incompetech.com/
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LA PRIMA VOLTA
Non lo so più se ho vissuto d'avvero
quel giorno d'amore a primavera,
forse è stato solo sogno, eppure ricordo
la corsa a perdifiato per la via del colle
il profumo del prato oltre la siepe
i nostri baci mozzafiato fra l'erba e i fiori
i nostri sguardi sognanti, e la paura di osare.
E poi rivedo ancora la tua gonna
appesa a un rovo come una bandiera,
forse è stato solo un sogno, eppure le ricordo
le carezze sui corpi teneri e incantati
sui seni le mie labbra, e il tuo sgomento.
Poi gli abbracci l'amore sopra i fiori
la paura del cielo che si scura e,
dopo i lampi scintillanti dei cuori,
arriva la tempesta dei sensi, la gioia,
l'amore vero, e poi l'immenso.
Forse è stato solo un sogno, eppure li ricordo
i gemiti, i sospiri gli occhi accesi,
i cuori al galoppo dentro il petto
e i corpi sazi del calore dell'amore
e del profumo dei fiori di quel prato.
Poi la bellezza di raccogliere i vestiti
il rossore apparso sul tuo viso
e la corsa prendere la gonna appesa ai rovi
fioriti insieme ai nostri cuori
con la gioia di essere già il "noi"
che amavamo e che ancora oggi, siamo.
Carmelo Cossa tutti i diritti riservati
una vita da amare
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musiche da: YouTube Audio Library
voce narrante di: Laura Calza
testo di :Carmelo Cossa
video poesia di Giovanni Nufrio
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UNA VITA DA AMARE
Lo senti il vento che imperversa?
Ascoltalo, ti parlerà di una musica
mai suonata, forse mai scritta,
ma cantata nei giorni non vissuti
e ascoltata nelle notti senza sogni!
Quando la notte non sogno, scrivo
e se non scrivo leggo, altrimenti
piango e mi dispero per amore.
Poi ascolto la musica del mare
il rumore delle onde e un battito,
un battito d'ali e il garrire
di un gabbiano in picchiata
e lo immagino sopra di me,
mi guarda e mi invita a volare.
Ma i gabbiani non volano di notte,
ed io non so di chi sono quelle ali
che sfidano il vento e il buio.
Mi sveglio e aspetto l'alba
per guardare il volo dei gabbiani
che cercano cibo da mangiare!
All'alba proverò a volare anch'io
Non per cercare cibo da mangiare
ma volerò in cerca di amore
e di una vita da amare.
Carmelo Cossa
mai più soli
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musiche da: You Tube Audio Library
brano:Wich a Rose in Tour Teeth - Nathan More
voce narrante di: Laura Calza
testo di: Carmelo Cossa
videopoesia di: Giovanni Nufrio
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Mai più soli
Davanti al tuo sorriso
mi tuffo nel tuo sguardo
vivo carezze mai sognate,
assaporo gioia sul tuo viso,
e chiudo gli occhi
per sognare ancora.
Il sogno nutre la volontà
di volare insieme
per raggiungere la favola d'amore
sbocciata in fondo ai nostri cuori.
E poco importa se facendo l'amore
perderemo la strada
che porta alla ragione,
la ritroveremo amandoci
come sappiamo fare.
Non è stato il baciarsi a perdifiato,
il desiderio del tuo corpo e far l'amore.
No, a regalarci questa storia
è stato il tuo sorriso che,
dopo aver creduto
nello stesso sogno,
ha vissuto nell'emozione
del cuore che ci avvolge
E' solo ''colpa'' tua,
del sorriso e dell'amore
se ora occupi un posto
nel mio cuore e non saremo
mai più soli.
Carmelo Cossa
Tutta la Vita
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testo di:Carmelo Cossa, voce narrante di :Laura Calza
videopoesia di: Giovanni Nufrio, musiche da: You Tube Audio Library.brano:Roding Into-The Sun -Teldcasted, tutti i diritti riservati dei legittimi proprietari
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TUTTA LA VITA
Stanotte, mentre ti abbracciavo in sogno,
ho percorso il tuo corpo contromano e,
carezzando la tua pelle di velluto,
ho baciato ogni poro dalla testa ai piedi.
Poi, ubriaco della tua bellezza
e del tuo fascino più bello della vita,
ho inebriato l'anima sognando il tuo viso
i tuoi occhi e il tuo sorriso.
E' successo tutto, ma non so dirti cosa,
sento però ch' è stato bello e tu lo sai.
Lo dicono i tuoi occhi, il tuo volto,
le tue labbra ancora sulle mie,
la pelle che ho percorso con le mani
carezzandola con le dita.
Lo sanno le tue braccia che m'hanno stretto
la camicetta strappata appesa al letto,
la gonna volata chissà dove
il tuo respiro corto e affannato come il mio
e le calze che indossavi che non ci sono più.
Avrei voluto mordere il tuo seno in sogno e,
dimenticandomi di avere il cuore
appeso alla paura, lo farei adesso.
Ti amerei urlando il tuo nome,
carezzando il tuo corpo e,
parlando alla tua anima, griderei che t'amo,
e prima che il silenzio divori il sogno,
ti abbraccio e ti bacio per fare l'amore,
per sognare, e volare con te tutta la vita.
Carmelo Cossa
A te mamma
Video e immagini dal web, testo di Carmelo Cossa, colonna sonora di Vincenzo Loglisci
brano: Amore Tenero. Voce di Rodolfo Vettor, video poesia di Giovanni Nufrio
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A Te Mamma
Il giorno che il tuo cuore disse basta
ed esalasti l'ultimo respiro, ero lontano
mamma, ero a sfidare il destino per vincerlo
e vivere la vita che tu e il tuo amore
mi avevate regalato.
Io non ho mai vissuto quell'amore
che ti accendeva gli occhi e arrossiti
ogni volta che ti chiedevo quando
avrei incontrato l'amore che avrebbe acceso
anche gli occhi miei.
Ricordo giorni, sere e notti intere, trascorse
a chiederti che cosa fosse la magia che vivevi
e mi guardavi, e poi ridevi, ridevi con me,
mi abbracciavi e mi spiegavi che l'amore,
quello vero, non s'incontra, ma io non capivo.
L'amore ti cerca, mi dicevi e, quando accade,
devi viverlo senza domande e senza perché.
Perché l'amore è vita, e senza amore non si vive;
ma oggi madre mia, dopo anni tormentati,
non ho domande e non cerco più risposte.
Sono vivo e ti prometto che lascio la paura,
abbatto il muro che oscura la mia vita e,
quando sentirò che il cuore batte strano,
capirò che l'amore mi ha trovato e devo viverlo.
Lo vivrò con gli occhi accesi, il cuore a mille,
le braccia aperte, e l'anima felice.
Farò felice colei che capirà l'amore vero,
lei forse non lo sa, ma è già felice quanto me.
Ora riposa madre mia, è la tua festa,
non posso regalarti fiori né stringerti le mani,
ti abbraccerò col cuore e, ascoltando la tua voce
come quando cantavi: la fanciulla in fiore,
vivrò il desiderio dell'amore che n'ha trovato
e lo sognerò vivendolo ogni istante,
senza aver paura, come hai sempre fatto tu.
Carmelo Cossa
Odore di vita di Carmelo Cossa Video poesia di Massimo Rotundo
Odore di vita
È ancora l’odore della vita a darmi forza
come il profumo di chi un giorno amavo,
ma ora, nei miei giorni tristi,
e solo con i miei pensieri,
è la voce che ho dentro a dirmi:
dai, vai avanti, vola in alto e vivi ancora.
Scrivi la vita, offri una poesia,
tuffati nell’immensità della natura
e vivila finché sei vivo, senza aver paura.
Ora ascolto la mia voce,
riprendo la parola dei ricordi e dico:
Già da adolescente volevo scrivere poesie
ma non avevo tempo per vivere quel sogno;
mi aspettava la campagna, il lavoro e i miei doveri;
ma leggevo i grandi e, pascolando il gregge,
miravo la natura e registravo versi nei pensieri.
Ma oggi la mia voce dentro mi risponde:
Era questo il tuo senso per dare vita ai giorni,
parole ai versi e sentimenti agli attimi di vita.
Oggi scrivo ancora come allora
e metto i versi sulla carta perché
solo essere chi sono (e chi siamo)
abbatte i limiti della paura di soccombere,
a chi non sa come andare oltre l’apparenza.
Ma oggi sarò io, e non la voce, a urlare
ciò che penso per dire a chi mi ascolta:
Guardiamo dentro l’esistenza e amiamo
la vita che ci regalerà la gioia per viverla.
Tutti l’abbiamo nell’anima che chiama
e ognuno ha una gioia per cui vivere,
un amore da amare, una canzone da ascoltare,
un’altra da scrivere e una da cantare.
E così, mentre la terra nutre la natura,
pensiamo a vivere la vita che ci nutre e,
amando, cantando e rispettando l’amore,
amiamoci anche noi perché sarà con noi
che vivremo, abbracciando e attraversando,
le bellezze del miracolo che chiamiamo vita.
Amore Amaro
Trailer di presentazione del mio romanzo "Amore Amaro"
A te Vita
A te, vita
In questi giorni vivo un dramma
d’amore già vissuto ieri,
ma t’amerò dall’alba fino a sera
per ogni giorno e altre notti vere.
Oggi è un altro giorno
rivivo il tuo ricordo,
assaporo il tuo calore,
t’abbraccio per sentire il cuore
e t’amo, amore della vita mia.
Potrei morire per il dolore
di quando ti vedevo andare
o per lo strazio di sapere dove,
poi però ti sogno e canto ancora.
Canto la vita vivendola per te
finché son vivo e,
con la speranza di poter cambiare,
ho la certezza di ricominciare.
Io voglio ancora vivere per te
che sei l’immenso e ti prego
di restarmi accanto a far battere
i cuori come il giorno che fioristi
e, insieme, ci donammo il mondo.
Da quel giorno sarai per me:
la mia canzone da cantare
il sogno da sognare insieme
la danza che io e te saremo
l’amore che siamo sempre stati
e l’esistenza da vivere io e te
finché non diverremo noi
per vivere il sogno della vita che,
tante volte abbiamo fatto insieme.
La nostra verità di Carmelo Cossa
La nostra verità
Ho scalato il mondo per vivere di te
e in ogni attimo t’ho regalato amore
ma da quando gli attimi son vuoti,
li colmo coi ricordi del tuo immenso.
È stato dolce il viaggio fatto insieme e,
degl’istanti sognati e poi da noi vissuti,
assaporo ancora il dono del tuo cuore
perché un amore così forte è un sogno.
So che la nostra storia è stata a rischio
per la presenza e gli scorni di qualcuno,
ma il nostro amore è vivo e lo sarà in eterno
perché c’amiamo più dell’esistenza.
Con te ho vissuto ore conquistate a morsi
sfamando il cuore con briciole di tempo
che ho amato quando tu potevi ed era lì,
a dirci in ogni istante: questo è amore vero.
Ma il dramma imposto dalla malattia
e da chi crede che la verità sia quella sua,
non ce l’han fatta a sbriciolare l’amore,
ma ad allontanarci e poi morire dentro, sì.
Ma ora che non ti vedo più, ti sogno
ora che non ti bacio più, ti voglio
ora che non ti odio più, ma mai lo feci,
vorrei amarti, viverti e sognar con te.
Voglio serbar la verità che siamo stati
costruire con te quella che io e te saremo
affinché diventi il “noi” che sogniamo
perché sognare si può e non è peccato!
La vita che sognavi di Carmelo Cossa
La vita che sognavi
Ti baciai di sera, giovane e monella
e m’innamorai, amando la tua stella
dipinsi poi i tuoi giorni che adoravo
e nelle mie notti insonni ti sognavo
mentre tu guardavi e forse ti chiedevi
cosa aspettasse l’uomo in cui credevi.
Ma tu non eri pronta al grande passo
ed io non volevo far con te uno spasso
bramavo solo dedicarti giorni e anni
e, senza mai pensar di far danni,
ti regalai il mondo con il cuore
per farti vivere una vita di colori…
Ma con la fretta di rincorrere il futuro
e di voler volare prima di sapere
piantasti amaro e strazio nella vita mia
e, senza badare al gesto della tua follia,
t’incamminasti in cerca di un calore
che corrose noi e la storia dell’amore.
Ti lasciai andare perché tu volevi
percorrere un sentiero che sognavi
scalai il mondo per poterti trattenere
ma ci ritrovammo preda di un arciere
che uccise il nostro sogno dell’amore
lanciando frecce per ferire il cuore.
Ora prova tu a dipingere i tuoi giorni
ma, dopo aver disfatto amore e sogni,
ti rimane solo la vita da guardare
e l’illusione di saper cambiare.
Io ti perdono come ho sempre fatto
perché t’amo ancora come fossi matto.
E ora che ho pagato il pegno della vita
carezzò l’anima e il cuore con le dita
lascio andare il pianto e il mio dolore
e, senza assaporar mai più l’amore,
amerò chi sono e la mia forza di cambiare
anche se non saprò mai più ricominciare.
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