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Il Volto Di Velluto Nero Gigi Mazzotta 18/10/2011


Mai in vita mia ho visto Maschera di tale perfezione ;
Persino i tratti somatici , le smorfie… oppure le risate imbastite di falsa allegria . Quegli occhi ,da cui mai traspariva un ben che minimo dettaglio che potesse far pensare ad un volto inesistente .

Tutto maledettamente perfetto…!
Pensandoci bene però, devo ammettere che qualche minuscolo segnale ,nel tempo , c’è stato .
Piccole sfumature , gesti all’apparenza innocenti ;
Certo, anch’io ho peccato molto d’ingenuità ed oggi,mi rendo conto che i miei piccoli dubbi,le perplessità e quei sospetti così blandi,sotto sotto nascondevano realtà ben celate con cui ingenuamente ho convissuto…
Ci son voluti ben 34 anni , per capire che avevo sposato una
“ Maschera “ .

Oggi, il vero volto è uscito fuori ; finalmente quella copertura
è caduta !
Forse Lei ha voluto farla cadere di proposito . Non aveva più senso nascondere la sua vera essenza ; era stanca di mistificare , perché ormai aveva raggiunto il suo scopo . Come un vampiro ,si era nutrita del mio sangue ; era ormai giunto il momento di abbandonare la preda priva di linfa e alimento.
Poteva finalmente attaccarmi e distruggermi definitivamente, per completare la sua grande opera !
Ad ogni modo, quello che
mi è apparso, mi ha letteralmente inorridito ; quel volto senza maschera , nulla aveva di umano .
Quegli occhi , inespressivi,freddi…assenti, quel viso estremamente duro ,capace di penetrare l’infinito…
Non era mia moglie, non poteva esserlo, nulla le somigliava .
Quella figura che io conoscevo, così minuta,quasi evanescente ma sostanzialmente pulita dentro ; quella donna , ingenua e sincera che avevo sposato per amore , oggi non la vedo più . E’ svanita nel nulla, forse mai esistita…
Viene spontaneo il pensiero a IDRA , il mostro a 7 teste della mitologia greca .
, Il mito narra che l'Idra fu uccisa da Ercole durante la seconda delle sue fatiche . Tagliò tutte le sue teste ; ma scoprì con orrore che dal mozzicone di ognuna di esse, ne spuntavano istantaneamente altre due. Anche il suo alito era mortale.
La mostruosità di Idra , io la rivedo in quella donna che, per una vita,ha condiviso la mia esistenza….

Inorridisco , pensando al fango che mi piove addosso , vedendo con quanta malvagità lo vomita incessantemente ; ne avverto persino l’odore nauseabondo…
Solo al pensiero d’incontrarla all’improvviso , vederla ; sapere che vive nella mia stessa città , mi si accappona la pelle .Oddio che orrore…

Le sensazioni che provo sono devastanti .
…Pensieri cupi,desideri di vendetta che furtivamente avanzano nella mia mente, ma che repentinamente rinchiudo nel buio dell’indifferenza.
Ho voglia di fuggire, di nascondermi, di isolarmi in luoghi deserti , ricchi di benessere e di pace …Vorrei nutrirmi di silenzi .

Cerco la quiete nel mare d’inverno , amo ascoltare il suo canto, quella nenia monotona e lenta con cui convive all’infinito.
Mi avvio verso la spiaggia ma – che strano – non provo quel benessere e quella pace che tanto desideravo…
Quella solitudine e quel silenzio assordante , mi infastidivano oltre modo e mi spingevano , ancora una volta , verso una sensazione di angoscia.
Fuggo via , ancora più turbato; in cerca di quell’oasi , dove finalmente fermarmi per riprendere fiato …
Corro lontano, senza mai voltarmi dietro… corro, corro a perdifiato finche ,all’improvviso, un paesaggio campestre mi invita a sostare…
Luci calanti,ombre lunghe,colori caldi di un sole che volge al tramonto,delicatamente mi accolgono in un abbraccio rassicurante .
Il verde dei campi che attende il raccolto ed i suoni della natura,come una cantilena ,cullano il mio insolito sostare .
Mi fermo li , stanco, ma finalmente libero di sciogliere i miei pensieri per troppo tempo, prigionieri in quell’angolo oscuro della mia fredda razionalità.
Chiudo gli occhi , mentre fotogrammi ingialliti dal tempo , scorrono lenti,
Ricordi ancora vivi, ferite aperte, che forse mai potrò rimarginare .
Quante volte , nel silenzio , ho cercato dì ascoltare i miei
lamenti ; quante volte mi son chiesto, se non fossi io , colui che non sa donare, non sa capire , non sa ascoltare, forse non ha saputo mai amare…

I ricordi affiorano e i miei tanti momenti felici, appaiono sbiaditi ,
oggi più che mai.
Ritornano i miei tormenti ,chiari messaggeri di verità mai capite prima…

Ho speso la mia vita donando tutto ; sogni, emozioni, desideri…speranze .
Ho creduto . Per lei ho rinunciato a chimere a tentazioni illusorie ma appaganti .
Credevo nell’amore . A quell’amore che eleva l’anima ,alimenta lo spirito ed avvolge la vita in un tutt’uno senza fine…
Ho sbagliato, lo so, ed ora la maschera è caduta ed il suo vero essere mi appare orrido più che mai…

Messaggero inconfutabile di una dura realtà .
Ancora una volta sono solo , ma libero, finalmente libero di volare e di ricominciare !
…nonostante tutto …GRAZIE IDRA!
Inedito @ Gigi Mazzotta ottobre 2011

 

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