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Una Breve Storia. Anna Valori 14/01/2012

Vivo nell`ombra delle montagne, sono alte sembrano forti e non hanno alcun problema a spezzare il cielo. Ma le montagne a me sono sempre piaciute sono imponenti certo ma non è poi così difficile scalarle ,serve solo un po`di tempo. Ne vale la pena di scalare di una montagna , è praticamente impossibile paragonare la vista che si ha anche dalla metà di una scalata dalla vista che si ha alla fine di una pianura.
Ognuno di noi ha le proprie montagne io le mie ho deciso di scalarle,o almeno di provarci ma sicuramente non passerò più tempo seduta a guardarle o ad ammirarle. La mia montagna si chiama Andrea questa non è la nostra storia ,questa è la mia e la sua storia .
Comincia un po`di tempo anni fa ,non tanto, non è una di quelle cose che il destino aveva già deciso,non siamo cresciuti insieme,non ero la sua migliore amica, non ci eravamo sempre amati nell`ombra ,questa è tutta un`altra faccenda.
Comincia tutto con me quindi mi sembra alquanto appropriato cominciare il racconto parlando di me.
Mi chiamo Greta vivo in una delle più belle città al mondo Roma e non ho nulla di particolare, mi diletta leggere ma non è la mia passione,mi piace guardare film ma non ne farò il mio lavoro,mi piace mangiare e al massimo la cosa mi porterà all`obesità.Non brillo e non spicco a prima vista neanche alla seconda credo di andare abbastanza bene al centro del rapporto prima che la cosa diventi troppo profonda perchè a quel punto le mie stranezze prendono il sopravvento.
Do per scontate tante cose e per questo odio tante persone, non voglio spiegarmi voglio essere capita. Questo è praticamente impossibile,voglio che capiscano cose profonde su di me ma solo alcune . Ho la sensazione che forse sarò sola per questo per tanto tempo. Qui inzia la mia breve storia,è curioso come una cosa di poco tempo possa segnarti forse anche per sempre. Ho solo una premessa lui non mi amerà mai come io l`ho amato.
Era inverno, il classico inverno romano faceva freddo non c`era la neve e la notte arrivava presto molto presto e il buio ghiacciava tutto. Ci conoscemmo in una delle mie fantasie, un pub caldo accogliente ricco di stravaganze, pieno di persone che vivono sperando che ogni volta che riaprino gli occhi si trovino in un`altra era, sognavamo tutti l`arte in quel pub.
Lui era lì, era bello, suonava con passione, sembrava credere fermamente in ogni sua nota era davvero facile rimanerne estasiate e io non ero l`unica che aveva reso quel ragazzo oggetto dei sogni più nascosti. C`era anche una ragazza dai capelli bianchi e tatuaggi che seduta nella luce lo divorava .
Andai da lui gli parlai e lui non mi sentì, mi ascoltò, stava cercando di carpire ogni mia parola ed io glielo lascia fare sentendomi importante, non era una chiacchierata era un volersi dire che si voleva parlare. Me ne andai felice e tutto finì per quella sera. Lui mi piaceva da tempo, uno di quegli amori non ricambiati, era la classica cotta platonica, una di quelle cose che ti fa provare sentimenti intensi per poi farti capire che era stato tutto un abbaglio.
Un altro giorno tornai lì, tornai lì per lui ma questa volta ci andai sola, feci finta di non accorgermi di lui, mi sedetti e mi atteggiai a pensatrice malinconica. Come previsto lui venne avendo individuato una facile preda solitaria si sedette e si accertò della mia solitudine e parlò ,tanto ,di tutto ciò che di brillante aveva dentro. Mi affascinò a tal punto da cominciare a credere di aver trovato con chi condividere i miei silenzi ma si sa quanto sia affabile la mente di una giovinetta. Parlammo ,ci raccontammo, ci scrivemmo e ci innammorammo. Cominciò così una stressante relazione senza mai capire cosa fossimo senza mai esserci detti ciò che provavamo era il mistero a farla da padrone. Ogni tanto ci lasciavamo sfuggire frasi che potevano essere interpretate in vari modi non seppi mai cosa lui intendesse davvero, avevo le mie teorie e decidetti di seguire quelle che facevano sperare per il meglio. Cominciammo ad amarci ogni giorno e non mi lasciavo sfuggire neanche un secondo per guardarlo,per ammirarlo, lui suonò per me e io lo ripagai dandogli tutto ciò che potevo. Il tempo passò veloce e il mio amore crebbe sempre più.
Lui poi andò a Londra, non ci sentimmo per un po`. Io inventai una storia da raccontarmi e quando lo rividi era con la ragazza dai capelli bianchi, un eccentrica ragazza rock e si misero insieme. Io rimanetti sola senza una spiegazione ,avevo solo una cosa a ricordarmi che fosse accaduto, avevo il mio amore, quello che era destinato a lui.
Non ho neanche mai provato a fingere di averla superato ma adesso ,adesso guardo in alto guardo alla montagna è grande certo ma ho deciso di superarla, loro staranno sempre insieme ma io mi muoverò, scalerò e con un po` di fortuna forse comincerò a dimenticare.

 

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